Nota della Commissione Europa sull’impatto del COVID-19

La Commissione Europea ha pubblicato una nota sull'applicazione dei nuovi requisiti di etichettatura energetica in risposta alle sfide poste dalla pandemia COVID-19 e del loro conseguente impatto sulle attività produttive del settore dell’elettrodomestico.

02.06.2020

La comunicazione invita le autorità di vigilanza del mercato degli Stati membri a prendere in considerazione le criticità di questo contesto eccezionale nell’applicazione dei regolamenti sull'etichettatura energetica. In particolare, al fine di evitare lo smaltimento non necessario e indesiderato di nuovi apparecchi, i produttori hanno la possibilità di immettere sul mercato scorte accumulate di prodotti che hanno solo l'etichetta energetica attuale, fino al 1 ° marzo 2021, ovvero quattro mesi dopo la scadenza stabilita nella legislazione.

Nello specifico, la Commissione ha emesso questa Nota al fine di chiedere agli Stati membri di essere più tolleranti e flessibili, sul requisito relativo alla doppia etichettatura da fornire per i nuovi prodotti (immessi sul mercato dopo il 1° novembre 2020) durante il periodo di transizione di 4 mesi, ma mantiene una data rigorosa (1° marzo 2021) per mostrare la nuova etichetta ai consumatori. Il testo dell'avviso riporta esplicitamente che: “[…] la Commissione si asterrà dall’avviare procedure d’infrazione purché la mancata esecuzione non vada al di là di quanto necessario, sia limitata nel tempo, ossia dal 1° novembre 2020 al 1° marzo 2021 e i fornitori trasmettano le etichette mancanti ai distributori prima del 1° marzo 2021.“.

Pertanto, un fornitore continua a dover registrare nuovamente un prodotto in EPREL prima del 1 ° marzo 2021 e deve essere in grado di fornire ai rivenditori l'etichetta riscalata entro tale data, se non è riuscito a fornire le 2 etichette con nuovi prodotti durante il periodo di 4 mesi.